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Roma. Stolpersteine:72 nuove pietre d’inciampo. La mappa delle installazioni.

9 gennaio 2012

La mappa delle collocazioni:

(Cliccare sulle immagini per ingrandirle)

ROMA – Altre 72 “stolpersteine” per ricordare le vittime del nazifascismo. Una terza ondata di “sampietrini” in memoria dei deportati ideati dell’artista tedesco Gunter Demnig, le “pietre d’inciampo” già presenti a Roma dal 2010, è prevista per l’inizio di gennaio: da lunedì 9 gennaio a mercoledì 11 saranno poste 72 stolpersteine in sette municipi della città (I,II, III, V, XVI, XVII e XVIII).

Le nuove pietre d’inciampo
IL PROGETTO – La prima pietra sarà posta lunedì in via Urbana 2 per ricordare don Pietro Pappagallo, il sacerdote ucciso alle Fosse Ardeatine. Con il sostegno della Comunità Ebraica di Roma e della Parrocchia di Santa Maria ai Monti torna dunque il felice progetto ideato da Demnig e curato in Italia da Adachiara Zevi. Il progetto si avvale di un Comitato scientifico costituito dagli storici Anna Maria Casavola, Annabella Gioia, Antonio Parisella, Liliana Picciotto, Micaela Procaccia e Michele Sarfatti. A promuoverlo sono le associazioni Aned (Associazione Nazionale ex Deportati), Anei (Associazione Nazionale ex Internati), Cdec (Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea), Federazione delle Amicizie Ebraico Cristiane Italiane, il Museo Storico della Liberazione di via Tasso. Il progetto, posto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, ha il Patrocinio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e della Comunità Ebraica di Roma.

IL SACERDOTE – L’inaugurazione della nuova collocazione del 2012 avrà luogo lunedì 9 gennaio. Alle 10.30, in via Urbana 2, un sampietrino ricorderà don Pietro Pappagallo, il sacerdote che durante l’occupazione nazista di Roma dette asilo ai perseguitati “di ogni fede e condizione”: denunciato da una spia tedesca, fu arrestato, condannato a morte e assassinato alle Fosse Ardeatine il 24 marzo 1944. Il sampietrino per il sacerdote che ha ispirato Rossellini in “Roma città aperta” è commissionato da don Francesco Pesce, parroco della chiesa Santa Maria ai Monti, che fu sede della Confraternita dei Catecumeni e Neofiti fino alla chiusura del ghetto romano. In questa struttura, durante l’occupazione nazista, religiosi e religiose di vari ordini si distinsero per l’asilo e la protezione offerti ai perseguitati.

Gunter Demnig
RICERCA E TESTIMONIANZA – Poi alle 11.30, in via Madonna dei Monti, a pochi passi dalla chiesa, Gunter Demnig installerà 19 sampietrini in memoria dei familiari di Giulia Spizzichino, assassinati ad Auschwitz e alle Fosse Ardeatine. Seguiranno poi le pose nel XVIII, XVII e II municipio. Nei due giorni successivi la posa delle pietre continuerà in tutta la città. L’idea di Demnig risale al 1993 quando l’artista è invitato a Colonia per una installazione sulla deportazione di cittadini rom e sinti. All’obiezione di un’anziana signora secondo la quale a Colonia non avrebbero mai abitato rom, l’artista decide di dedicare tutto il suo lavoro successivo alla ricerca e alla testimonianza dell’esistenza di cittadini scomparsi a seguito delle persecuzioni naziste: ebrei, politici, rom, omosessuali. Da allora ne ha posizionate circa 27 mila in tutta Europa.

LO SPORTELLO «SPECIALE» – La nuova ondata di pietre d’inciampo nasce anche dallo “sportello” speciale per le richieste che è stato aperto presso la Biblioteca della Casa della Memoria e della Storia. Curato da Stefano Gambari, con la collaborazione di Elisa Guida.(casadellamenoria@bibliotechediroma.it tel. 06/45460501 ) ha ricevuto le segnalazioni di quanti intendono ricordare familiari o amici deportati attraverso la collocazione di una Stolpersteine davanti alla loro abitazione.

MEMORIA ONLINE – Il sito web http://www.memoriedinciampo.it, realizzato da Giovanni D’Ambrosio e Paolo La Farina, documenta interamente le prime due edizioni: la mappa dei luoghi dove sono stati installati i sampietrini, fotografie, film e testimonianze, il lavoro svolto dagli studenti che hanno aderito al progetto didattico, testi storici e critici relativi alla deportazione di ebrei, politici e militari, un profilo biografico dell’artista e una vastissima rassegna stampa. Alla terza edizione sarà nuovamente affiancato il progetto didattico curato da Annabella Gioia e Sandra Terracina: ogni Municipio coinvolto sceglie una o più scuole cui affidare una ricerca storica sui perseguitati alla cui memoria sono dedicati i sampietrini. I risultati delle ricerche saranno pubblicati, come i precedenti, sul sito. I Municipi sono coadiuvati dal Progetto Memoria della Fondazione Cdec e del Dipartimento Cultura della Comunità Ebraica di Roma, dalla Fnism (Federazione Nazionale Insegnanti) – Sezione Roma e Regione Lazio e dall’Irsifar (Istituto Romano per la Storia d’Italia dal Fascismo alla Resistenza). L’8 gennaio 2012, alle ore 17.00, nella sede della Galleria Ex Roma Club (via Baccina 66) avrà luogo la proiezione di Roma città aperta di Roberto Rossellini dove l’eroica figura di don Pietro Pappagallo è magistralmente interpretata da Aldo Fabrizi. A presentare il film agli abitanti e ai giovani del quartiere sarà il regista Ettore Scola.
(Cliccare sulle immagini per ingrandirle)

Paolo Brogi

4 commenti leave one →
  1. raffaele permalink
    9 gennaio 2012 11:59

    salve,
    volevo avvertirvi che l’appuntamento x l’11 gennaio a via eleonora d’arborea è al numero 12 non al numero 1

    è possibile cambiare sulla cartina?

    grazie
    Raffaele

    • 9 gennaio 2012 12:07

      Salve Raffaele,
      grazie per il tuo contributo. La cartina non la posso cambiare perché non l’ho redatta io ma posso darne annuncio integrando il testo del post.
      Un caro saluto e grazie!

    • 10 gennaio 2012 09:41

      Le segnalo che la cartina è stata cambiata.
      Un saluto e buona giornata!

  2. Marpo permalink
    9 gennaio 2012 12:47

    Ehm ehm…. si può cambiare col fotosciòp 🙂 Mi dichi che eventualmente la modifico. Ti resterebbe solo da ricaricare l’immagine

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