Eshkol Nevo a Mantova e a Torino
Titolo:Neuland
Autore: Eshkol Nevo
Traduttore: Raffaella Scardi; Ofra Bannet
Casa editrice: Neri Pozza
Collana: Bloom
Anno di uscita: 2012
Pagine: 635 p., brossura
ISBN: 9788854505919
Eshkol Nevo a Mantova e a Torino
Presentazione del suo ultimo romanzo Neuland
Domenica 9 settembre – ore 14:45 – Mantova
Casa del Mantegna
con Susanna Nirenstein
Martedì 11 settembre – ore 18:00 – Torino
Circolo del lettori – Palazzo Graneri della Roccia – Via Bogino, 9
Sala Grande
con Elena Varvello
La trama
Dai giorni del corso come osservatore nell’esercito di Israele, gli occhi di Dori sono sempre in cerca di minacce potenziali: cecchini sui tetti, movimenti sospetti fra i vicoli, una tenda spostata, uno scintillio che rivela che qualcuno ti sta osservando col binocolo. Un’attività inutile, ma cosí radicata che il timore di pericoli alberga ormai stabilmente nella sua mente. Roni, ad esempio, è la prima donna alla quale Dori ha permesso di toccare il suo amaro nocciolo di solitudine, la prima donna di cui si è fidato, sino al punto da appoggiarsi e assuefarsi totalmente a lei. Tuttavia Dori è convinto che, camminando col suo passo svelto, un giorno lei non si fermerà più e lo lascerà. E allora per evitarlo, Dori ha deciso di essere lui ad andarsene.
Suo padre, Meni Peleg, eroe della guerra del Kippur, uomo riflessivo, equilibrato, uno dei piú quotati consulenti finanziari in Israele, dopo la morte dell’amata moglie è scomparso da qualche parte in Sud America. Per scacciare i propri spettri privati, Dori parte alla sua ricerca.
Inbar ha la stessa età di Dori, non piú giovane come le giovani, né avanti negli anni come quelle avanti negli anni. Una via di mezzo. Esattamente come Dori. È bella, ha un’abbronzatura sana, un corpo florido e dei capelli castani disordinati con studiata monelleria.
Anche Inbar è in fuga dai suoi fantasmi privati e dalle persone in carne e ossa cui è attaccata la sua vita in Israele. Sua madre, ad esempio, che vive nel ricordo struggente del figlio prediletto, Yoavi, morto suicida durante il servizio militare senza lasciare una lettera, una nota che spiegasse il gesto. Oppure Eitan, l’uomo che la spinge a una maternità che lei non può sopportare.
Dori e Inbar si incontrano e si amano in Sudamerica. E in Argentina, là dove alla fine dell’Ottocento il Barone Hirsch comprò molte terre,convinto che fosse il posto migliore dove creare un focolare nazionale per gli ebrei, là dove persino Herzl accarezzò l’idea del nuovo stato di Israele, indeciso com’era tra Eretz Isruel e l’America del sud, si imbattono insieme in Meni Peleg. Grandi occhi blu e poncho celeste, barba lunga ma non troppo, pomo d’Adamo sporgente, esattamente come quello di Dori, Meni Peleg ha fondato in quelle terre Neuland, uno «stato ombra» in miniatura che rammenti allo stato d’Israele cosa avrebbe dovuto essere e cosa potrebbe essere, una comunità perché non vada perduta la millenaria speranza degli ebrei di essere un popolo libero.
Romanzo che al suo apparire in patria è stato salutato come un autentico
L’autore
Eshkol Nevo è nato a Gerusalemme nel 1971. Dopo un’infanzia trascorsa tra Israele e gli Stati Uniti ha completato gli studi a Tel Aviv e intrapreso una carriera di pubblicitario, abbandonata in seguito per dedicarsi alla letteratura. Oggi insegna scrittura creativa in numerose istituzioni. Oltre a La simmetria dei desideri (Neri Pozza 2012), best seller internazionale, ha pubblicato Nostalgia, premio Book Publishers’ Association e FFRaymond Wallier Prize, una raccolta di racconti intitolataBed & Breakfast e il saggioThe Breaking Up Manual.