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Napoli. Noa sings Naples e il focus sulla danza israeliana al Napoli Teatro Festival.

28 Maggio 2012

Musica, teatro, danza, valorizzazione del patrimonio culturale partenopeo e delle nuove coproduzioni internazionali. Sono questi gli ingredienti della quinta edizione del Napoli Teatro Festival Italia, che dal 7 al 24 giugno e dal 25 al 30 settembre prossimo scaldera’ l’estate napoletana. Ad aprire la manifestazione sara’ il concerto al Teatro San Carlo della cantante israeliana Noa, che rendera’ omaggio alla citta’ presentando il suo ultimo disco dedicato proprio alla musica napoletana.

Evento:
Teatro di San Carlo – Napoli
Con Noa, Gil Dor, Solis String Quartet
6 giugno 2012, ore 20:30

Un omaggio alla città di Napoli e alla sua musica immortale.

Con questo spirito, la celebre cantante israeliana Noa con l’immancabile accompagnamento dei Solis String Quartet e di Gil Dor, aprirà il 6 giugno al Teatro di San Carlo, con una serata speciale, la quinta edizione del Napoli Teatro Festival Italia.

Un prologo al Festival che vedrà l’artista presentare l’ultimo disco dedicato alla canzone napoletana a Napoli. Il percorso iniziato dalla cantante tanti anni fa e culminato prima in Napoli-TelAviv, processo di interiorizzazione e traduzione in ebraico dei classici melodici vesuviani, e poi in Neapolis del 2011, trova così il suo logico compimento con l’arrivo al Lirico napoletano di una delle voci tra le più prestigiose del panorama internazionale.

In Noapolis i più famosi classici napoletani, come “Torna a Surriento” trovano nuova vita, così come il melodico contrappunto di “Era de maggio”, l’affondo feroce di “Sia maledetta l’acqua” e la tenerezza di “Nonna nonna” per la prima volta in lingua ebraica. Al contempo il Solis String Quartet costruisce trame delicate, cameristiche e mai snob infondendo alle canzoni popolari nuova linfa vitale che resiste al logorio del tempo.

Tanti i protagonisti della rassegna 2012: parteciperanno alcuni tra i piu’ importanti maestri della scena internazionale e non, autori, registi, attori e direttori di teatro: da Robert Wilson a Peter Brook. Tra le novita’ di quest’anno ci saranno due focus. Uno dedicato alla danza israeliana, rappresentata da due importanti compagnie come la Vertigo e la Kibbutz. L’altro, invece, dedicato alla nuova drammaturgia argentina, rappresentata da figure di spicco quali Daniel Veronese e la giovane Romina Paula

In tutto ventiquattro giorni di spettacoli, oltre centodieci rappresentazioni, diciassette luoghi tra teatri classici e location inusuali. Se l’anno scorso il pubblico ha potuto assistere a spettacoli sotterranei nelle cavita’ del centro storico, ”quest’anno vogliamo raccontare la Napoli sul mare con spettacoli itineranti, monologhi, ma anche performance di danze nell’antico teatro romano di Coroglio, in barca a vela e sotto le stelle di Capri”, ha detto De Fusco.

Grande spazio poi verra’ dato al nuovo teatro con piece quali Igiene dell’Assassinio di Amelie Nothomb, adattata da Alessandro Maggi; Museo delle Utopie di Pietro Favari o Un giorno tutto questo sara’ tuo di Davide Iodice, soltanto per citarne alcuni.

Link al sito del festival: http://www.napoliteatrofestival.it/

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