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Piccole proposte di lettura per le Feste

19 dicembre 2011

Cosa leggerete quest’anno durante le Feste? Come anche lo scorso anno, queste sono le nostre piccole proposte di lettura:)
I libri che seguono saranno oggetto delle prossime recensioni di questo blog, e non mancheranno le interviste agli autori.
Buone letture e fateci sapere cosa ne pensate!
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L’enigma di Finkler, Howard Jacobson
Editore: Cargo, 2011
Collana: Narratori di Cargo
Traduzione di Milena Zemira Ciccimarra
p. 432
ISBN: 978-88-6005-042-7

Vincitore del Man Booker Prize 2010

Julian Treslove e Sam Finkler sono stati a scuola assieme. Più rivali che amici, ma anche la rivalità può durare tutta una vita. Finkler era il più sveglio. Samuel, così pretendeva di esser chiamato allora. «Io mi chiamo Samuel, non Sam. Sam è un nome da investigatore privato. Samuele era un profeta». Samuel Ezra Finkler – come poteva non essere sveglio e intelligente con un nome del genere?”

Un vero gigante. Un grande, grande scrittore.
Jonathan Safran Foer

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Cantico dei Cantici, Sholem Aleichem
Edizioni Salomone Belforte, 2003
Collana: Le api della Torah
Traduzione di Barbara Mella e Sigrid Sohn
Illustrazioni di Emanuele Luzzati
Presentazione di Elena Loewenthal
Curatore: S.Guastalla
p.104
ISBN: 9788874670130

Questa storia ci giunge da un mondo ormai scomparso, quello degli shtetl, i villaggi ebraici dell’Europa dell’Est cancellati dal nazismo.
Sholem Aleichem ci racconta la storia d’amore tra due ragazzi, Shimek e la sua nipotina coetanea Buzi, che vive con lui e i suoi genitori dopo la morte del padre. A scuola Shimek apprende il Cantico dei Cantici di Re Salomone, e quelle parole d’amore, ripetute ogni giorno, lo legano ancor più alla dolce Buzi, sua compagna di giochi e di fantasie infantili, che diventa quasi una cosa sola con la Shulamith del Canto. Ma il tempo circolare che i due ragazzi vivono come un ciclo che si ripete, da Pesach a Pesach, si interrompe quando Shimek lascia la casa paterna per studiare in città. Solo una lettera del padre con l’annuncio del fidanzamento di Buzi risveglia l’affetto di un tempo e Shimek torna a casa nello shtetl, per trovare tutto come prima. Quasi.
Da abile cantastorie orientale, Aleichem tiene il lettore in sospeso fino alla fine, senza lasciargli intravedere la conclusione della storia.
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Appartamento con ingresso nel cortile,Yehoshua Kenaz
Giuntina editore, 2011
Collana: Israeliana
Traduzione di Elena Loewenthal
P. 196
ISBN:9788880574088

Con profondità psicologica e descrizioni cristalline, come un caleidoscopico dell’animo umano, i racconti di Kenaz dipingono affreschi potenti di una società fatta di uomini comuni, personaggi della strada legati uno all’altro da una rete invisibile di paure, invidie, aspirazioni e vizi, alienati dalla realtà e dipendenti, come burattini, dai fili di un destino imperscrutabile eppure sempre presente con la sua ombra minacciosa, pronto a manifestarsi improvviso nelle sue forme più imprevedibili e tragiche.
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In fine, Yaakov Shabtai
Cargo Editore, 2011
Collana: Biblioteca di Cargo
Traduzione di Elena Loewenthal
p. 320
ISBN: 978-88-6005-031-1

Il capolavoro postumo di uno dei maggiori scrittori israeliani del nostro tempo.

Meir, di professione ingegnere, vive a Tel Aviv. A un abituale controllo medico gli viene diagnosticata una semplice ipertensione. Niente di grave, ma questa banale malattia segna un drastico cambiamento nella sua vita: Meir si sente di colpo tradito dal suo corpo, ha l’impressione che la vita gli abbia fatto un torto.
Sopraffatto dall’improvvisa consapevolezza dello scorrere del tempo, del passare degli anni e dell’ineluttabilità della morte, Meir inizia la sua lotta interiore per venire a patti con la sua condizione di uomo e di creatura mortale. E nel suo tentativo di ribellarsi all’idea di tale inesorabile decadenza, oscilla tra un senso paralizzante di paura del futuro e il desiderio scatenato quanto velleitario di non lasciarsi sfuggire più nulla, a cominciare da nuove esperienze sensuali ed erotiche.
Inseguito dalla sua irrequietezza, lascia Israele per l’Europa, prima Amsterdam e poi Londra. Ma questa ricerca di liberazione non si rivela tale e il senso di estraneità lo spinge a fare ritorno a casa. Neanche qui, però, i suoi tormenti gli daranno tregua.
In fine è la cronaca di questo vagare sbandato tra Israele e l’Europa, tra visioni d’infanzia e profezie senza futuro, ma è anche un’impietosa beffa delle umane debolezze e velleità.
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Le brave persone, Nir Baram
Ponte alle Grazie Editore, 2011
Collana: Romanzi
Traduzione di E.Carandina
p.564
ISBN: 9788862203968

Mentre l’Europa assiste all’ascesa del nazismo e dello stalinismo, a Berlino la vita dell’ambizioso ricercatore di mercato Thomas Heiselberg è messa in discussione dalle ingerenze della nuova politica e anche la sua sfera di affetti è tragicamente turbata. Parallelamente a Leningrado la giovane Aleksandra Andreevna Weisberg, appartenente a una famiglia ebraica dell’intellighenzia russa, vede minacciata dal regime comunista la sua esistenza e quella dei suoi cari. Per tutta risposta i due protagonisti compiranno una scelta apparentemente plausibile, salvo poi rendersi conto delle sue drammatiche conseguenze solo quando ormai è troppo tardi. Thomas e Aleksandra: sono loro le “brave persone” che danno il titolo a questo romanzo di Nir Baram che, molto più di un affresco storico, è una riflessione sull’uomo comune di fronte alla devastazione dei regimi. Da “brave persone”, infatti, i due hanno aspirazioni e desideri innocenti e legittimi ma, come emergerà bene nel dipanarsi della vicenda, non sanno, o forse non vogliono, leggere i segni tangibili della tragedia storica che si sta consumando intorno a loro. Nir Baram ci regala un romanzo spiazzante e provocatorio, una dolorosa meditazione sulla banalità del Male che alberga in ciascuno di noi, “brave persone”, rammentandoci quanto peso possano avere le scelte individuali.
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La simmetria dei desideri, Eshkol Nevo
Editore: Neri Pozza editore
Collana: Bloom
Traduzione di Raffaella Scardi, Ofra Bannet
p.376
ISBN: 9788854503380

Libro vincitore del Premio Adei-Wizo 2011
Quattro amici guardano in televisione la finale dei Mondiali di calcio del 1998. Non hanno ancora trent’anni, e hanno condiviso la giovinezza, gli studi, l’esercito, le avventure, i sogni e le difficoltà, le speranze e gli amori. Sono uniti da un legame intenso, dal bisogno profondo di parlare e di confrontarsi su tutto, senza vergogna, affrontando le lacrime e la gioia, la vita in ogni suo aspetto. Yuval, il narratore, ha un animo buono e una spartana educazione anglosassone; Churchill è un egoista irresponsabile ma trascinante, ed è il fondatore della loro gang dai tempi del liceo. Ofir vive di parole e brucia ogni giorno la sua creatività in un ufficio pubblicitario. Amichai vende polizze mediche ai malati di cuore, è già sposato e ha due figlie. Durante la partita Amichai ha un’idea: perché non scrivere su un foglietto i propri desideri, i sogni per gli anni a venire, per poi attendere la prossima finale della coppa del mondo e vedere se si sono realizzati? Quel giorno in cui sta per scrivere il suo bigliettino Yuval ha da poco incontrato Yaara, e sa già che è la donna della sua vita. Nel bigliettino dei desideri Yuval scrive: “Ai prossimi Mondiali voglio stare ancora con Yaara. Ai prossimi Mondiali voglio essere sposato con Yaara. Ai prossimi Mondiali voglio avere un figlio da Yaara. Possibilmente una figlia”. Il suo destino, e quello dei suoi amici, è pronto a mettersi in moto.
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Il suono dei nostri passi, Ronit Matalon
Editore: Atmosphere Libri
Collana: Biblioteca dell’acqua
Traduzione di Elena Loewenthal
p.350
ISBN: 9788865640142

È la storia di una di quelle famiglie ebree cacciate dall’Egitto, negli anni Cinquanta, quasi da un giorno all’altro. Un mondo alle spalle, un altro tutto nuovo, e non certo facile, davanti. L’io narrante, la “bambina”, mentre vive in un presente piuttosto disagiato, è l’eco di una storia di cui sa ben poco perché quasi non se ne parla. La madre lavora come instancabilmente per mandare avanti la baracca, il padre, un individuo strano, sfuggente – nel vero senso della parola – è prodigo di paroloni ma del tutto inetto alla vita. Passa gli anni a crogiolarsi nell’emarginazione, in quella sociale della comunità sefardita o “orientale”, degli ebrei arrivati dai paesi arabi ed esclusi per decenni dalla dirigenza del paese, ma soprattutto nella propria. La famiglia tira dunque avanti così, un po’ di stenti e un po’ di ricordi di una vita diversa, rievocando i fasti del Cairo. Un romanzo strutturato come un arabesco, dominato da un commovente senso di maternità. La costante lotta di una madre per garantire ai figli una vita dignitosa.
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Giorgio Bassani: la poesia del romanzo, il romanzo del poeta
Editore: Giorgio Pozza Editore
Collana: Bassaniana
Curatore: Perli A.
P.203
ISBN: 9788896117170

Il volume raccoglie le relazioni del convegno internazionale su Giorgio Bassani organizzato dall’Università di Nizza nel novembre 2010, e costituisce la suggestiva testimonianza di un rinnovato fervore nel campo degli studi dedicati a uno dei massimi scrittori e intellettuali italiani del Novecento. I contributi confluiti in questo libro, da un lato illustrano la poliedricità della più recente saggistica dedicata allo scrittore, mettendo in luce le nuove prospettive di analisi sollecitate dalla configurazione testuale e strutturale definitiva del Romanzo di Ferrara, e dall’altro consentono di rapportare il perdurante interesse degli studiosi e dei lettori al valore letterario e al profondo significato spirituale e umano dell’opera di Bassani. Imperniato sullo studio della poetica dello scrittore nei suoi aspetti formali e tematici, storico-culturali ed etici, il volume estende il campo della ricerca a interventi sulle operazioni culturali svolte dallo stesso Bassani in ambito editoriale e critico. Secondo Roberto Cotroneo, “Bassani ha fatto della sua opera, soprattutto di quella narrativa, un capolavoro di maestria, di intuizione, di ambiguità, lasciando ai suoi lettori più accorti una vertigine interpretativa che nessuna ermeneutica futura potrà chiarire fino in fondo”. Con questo volume si intende raccogliere la sfida che l’opera di Bassani continua a lanciare alla critica d’oggi.
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Una corona in testa, Yaakov Shabtai
Editore: Belforte Salomone, 2010
Collana: Le api della Torah
Traduzione di Anna Linda Callow, Sara Ferrari, Genya Nahmany
Introduzione di Sara Ferrari
p.240
ISBN: 9788874670482

«Il re Davide come non l’avete mai visto», potrebbe essere il sottotitolo di questa opera teatrale scritta da Yaakov Shabtai. Non il giovane eroe che sconfisse Golia, né il poeta che compose il libro dei Salmi, ma un vecchio stanco, desideroso di quiete e di intimità e costretto, suo malgrado, a confrontarsi con l’aspetto forse più difficile del potere: la scelta di un successore. Tuttavia al centro della trama non vi sono soltanto gli intrighi e le incombenze di palazzo; l’intero dramma si fonda sulle difficoltà di un uomo colto nel delicato momento della vecchiaia, quando più grave diventa il peso del passato e il futuro si tinge di inquietudine e tristezza. Ad accompagnare il re vi è una galleria di personaggi eccezionali, come il profeta Natan, il severo consigliere, e Betsabea, il grande amore del passato.
Con la grazia, l’ironia e la vivacità di una scrittura unica, Yaakov Shabtai ci restituisce qui una vicenda senza tempo, il cui valore travalica i ristretti confini di Israele per assumere un significato universale.

Yaakov Shabtai è nato nel 1934 a Tel Aviv, dove ha vissuto per la maggior parte della sua vita ed è morto nel 1981. Il profondo legame di Shabtai con questa città si esplica nei volumi הדוד פרץ ממריא (Lo zio Peretz spicca il volo, 1972), una raccolta di racconti in gran parte ambientati nella Tel Aviv degli anni ’30-’40; זכרון דברים (Inventario, 1977), romanzo-capolavoro che alcuni anni fa è stato incluso tra le “100 opere più importanti della letteratura ebraica moderna”; סוף דבר (In fine, 1984), uscito postumo alcuni anni dopo la morte dell’autore. Dal raccontoהדוד פרץ ממריא‏‏ (Lo zio Peretz spicca il volo), che dà il titolo alla raccolta in cui è incluso, è stato tratto uno sceneggiato televisivo, mentre sulla base del romanzo זכרון דברים (Inventario) il regista Amos Gitai ha realizzato il film Devarim (1995). Sebbene siano stati i tre volumi di narrativa a consacrare Yaakov Shabtai come uno dei principali scrittori d’Israele, non va dimenticato che egli pubblicò anche un libro per bambini, המסע המופלא של הקרפד (Le avventure di Rospocchio, 1964), una raccolta di poesie e soprattutto numerose opere teatrali, le quali furono rappresentate con grande successo nei maggiori teatri israeliani.

22 commenti leave one →
  1. 19 dicembre 2011 12:37

    come mi sento ignorante….
    prima o poi mi dovrai dare una mini lista di israeliti imperdibili!

    • 19 dicembre 2011 15:16

      ciao Dreca!:)
      Ma quale ignorante! Non scherziamo:)
      La mini lista te la do quando vuoi e, credimi, potrebbe nascere l’aMMore!;))

  2. 19 dicembre 2011 13:15

    Proposte interessantissime! Non conosco nemmeno uno degli autori e dei libri elencati, ma a naso mi sembrano davvero da legger tutti.
    Grazie per le indicazioni originali e non scontate! Proprio vero che un certo tipo di blog serve, eccome se serve!
    Ciao 🙂

    • 19 dicembre 2011 15:19

      Oh bella Gabri! Se quello piccolo blog esiste è grazie a te e alla tua ispirazione!:)
      Sì, son da leggere tutti, e nei miei limiti cercherò di far conoscere gli autori meno noti, valorizzandoli come meritano. Parlare sempre dei soliti è facile, ma lì fuori c’è un mondo, e si cerca di farlo conoscere e apprezzare:)
      Grazie infinite!
      ps il libro su Bassani è gustosissimo.

  3. 19 dicembre 2011 13:16

    Errata corrige: Bassani ovviamente lo conosco, ma non questo libro.
    Ri-grazie e ri-ciao!

  4. 19 dicembre 2011 14:10

    mi associo alla richiesta di Dreca. 🙂

    • 19 dicembre 2011 15:17

      Anna Lisa, anche tu basta che vuoi iniziare e ti mando subito la mini lista. Solo che la letteratura israeliana è come le ciliegie…;D

  5. 19 dicembre 2011 15:51

    Che bella lista, grazie Giusi! Finkler starebbe bene anche nella mia lista dei Libri del buonumore.

    • 19 dicembre 2011 17:39

      Vero! Decisamente un libro scritto con una ironia non comune. Sto per pubblicare un’intervista interessante di Jacobson su The FInkler question , e l’autore ci ha tenuto molto ad evidenziare l’importanza di trattare certe tematiche con spirito lieve e corrosivo assieme. Sì, c’è molto da dire su questo libro:)

  6. 19 dicembre 2011 16:02

    io prendo nota, qualcosa finisce nella mia lista anche ho tempi biblici e devo prima documentarmi su scrittori ebrei polacchi

  7. 19 dicembre 2011 16:05

    sembrano davvero tutte letture meritevoli: grazie delle dritte 🙂

    (mi intriga un sacco il libro sul Cantico)

    • 19 dicembre 2011 17:33

      E’ un piacere!:)
      Perché non ne parliamo qui una volta che l’hai letto?.Farò uno speciale su quel libro, e l’occasione, dunque, non mancherà:)

  8. 20 dicembre 2011 08:40

    Cara Giusi, considerando le richieste che leggo qui sopra (alle mi associo anche io) perchè invece di rispondere individualmente non fai un post con una lista di una ventina di titoli – o anche di più eventualmente — secondo te “imperdibili”? Magari tralasciando quelli famosi e noti a tutti perchè sono d’accordissimo con te: di quelli noti parlano tutti, è più utile forse cercare di far conoscere e valorizzare quelli meno noti.
    Attendo speranzosa 🙂

    • 20 dicembre 2011 09:21

      Hai perfettamente ragione, Gabri!:)) In teoria già li avrei, e a parte tre titoli della Sacra Trimurti gli altri sono abbastanza poco conosciuti. Sarà fatto, e a breve!;DD
      GRAZIE a tutti voi:)

  9. 20 dicembre 2011 15:38

    Gustosissima lista, molto interessante (e ci mancherebbe conoscendo l’autrice….:-)
    Il Cantico di Sholem Aleichem è una meraviglia….
    un abbraccio Giusi!

  10. 31 dicembre 2011 02:37

    Ma guarda che sorpresa!!

  11. MONICA permalink
    19 gennaio 2012 10:09

    SONO NUOVA DI QUESTO BLOG …E DEVO DIRE CHE E’ MOLTO INTERESSANTE.
    SONO ANCH’IO MOLTO INTERESSATA ALLA LISTA DI LIBRI DI SCRITTORI EBREI DA LEGGERE…
    VI RINGRAZIO E ATTENDO IMPAZIENTE LA LISTA.
    MONICA

  12. Alessandro permalink
    20 gennaio 2012 21:35

    Grazie ancora una volta per tutti gli spunti che ci dai.
    Anche il piccolo Jordi ti ringrazia per i suggerimenti per le sue “prossime” letture educative
    Complimenti per il meraviglioso lavoro che stai facendo

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