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IL CINEMA ISRAELIANO ALLA 67ESIMA MOSTRA INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI VENEZIA
Dopo il Leone d’Oro, attribuito lo scorso anno a “Lebanon”, del regista Samuel Maoz, il cinema israeliano torna a Venezia.
Nella sezione “Settimana della Critica”, il film israeliano ITPARZUT (Naomi), del regista Eytan Zur.
Con Yossi Pollak, Melanie Peres, Orna Porat, Suheil Haddad, Rami Heuberger.
Ilan Ben-Natan è un noto docente di astrofisica dell’Università di Haifa, ha una sessantina d’anni ed è sposato con Naomi, un’avvenente 28enne illustratrice di libri. Incline al sospetto, scopre di essere tradito e si trova ad affrontare l’amante della moglie, Oded Safra, un pittore filmaker più giovane di lui. Come eliminare fisicamente l’amante segreto della propria moglie e farla franca senza che l’amata ne venga mai a conoscenza?
Il film è tratto da un racconto di Edna Mazya, che ne firma anche la sceneggiatura, ed è l’opera prima di Eytan Zur, tra gli autori e registi di Be Tipul la fortunata serie televisiva che ha ispirato In Treatment della statunitense HBO.
Saranno a Venezia anche il cortometraggio di Roee Rosen (sezione Orizzonti), TSE (Out), con Ela Shapira e Yoana Gonen, e MIRAL, di Julian Schnabel.
Il regista statunitense porta sul grande schermo la storia raccontata nel romanzo “I Fiori di Miral”.
La protagonista è una giovane palestinese che vive in Israele e viene accolta nel collegio-orfanotrofio fondato da Hind Husseini. Dopo che sua zia ha compiuto un grave attentato, suo padre ha deciso di cambiarle il cognome e allontanarla dalla famiglia, per evitare che la sua vita sia segnata per sempre da questo episodio. Nel collegio la giovane segue con passione le vicende che condurranno agli accordi di Camp David, si impegna nel movimento a favore della causa palestinese, fino a quando decide di lasciare la sua terra.
Nel cast oltre a Freida Pinto anche Willem Dafoe e la bravissima attrice palestinese Hiam Abbass, già interprete di ‘L’ospite Inatteso’ e ‘Il Giardino di Limoni’.